Insta Novels. Il nuovo modo di leggere i classici della letteratura. Ad Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carrol seguirà Le Metamorfosi di Franz Kafka. Da anni, oramai, in ambito culturale si parla di audience developement. Ossia come avvicinare i non-pubblici dei musei, del teatro, della lettura per renderli pubblici attivi. La New York Public Library ha pensato di utilizzare un canale social di grande successo come Instagram, con i suoi 400 milioni di utilizzatori. Grande è la sorpresa di trovare accanto alle immagini di vacanze e di viaggi, di cani e gatti, di tavolate addobbate di cibi esotici un intero libro da leggere.

 

 

Alice nel paese delle meraviglie possiamo sfogliarlo andando in questo istante su Instagram e digitando su “Cerca” le lettere nypl.

L’avete fatto?

Premete i due bottoni (Alice part 1 e Alice part 2) che mantengono a disposizione il testo anche dopo la scadenza delle 24 ore di Instagram e iniziate la lettura, preceduta e intervallata da animazioni sonore e video. Anche il bottone in basso a destra che premiamo per voltare le pagine si trasforma. Da serratura che ingloba un occhio a orologio da tasca, a teiera che riempie una tazza di tè. Tutti rimandi animati alla storia narrata. Partner della NYPL è l’agenzia creativa Mother.

I bei disegni della digitalizzazione di Alice sono dell’illustratore Magoz con 57 mila follower su Instagram. Le immagini di Le Metamorfosi sono del ventottenne illustratore londinese César Pelizer.

Al di là delle illustrazioni e animazioni ci sono i testi da leggere, fatti di una sequenza di parole. Per rendere la lettura su Instagram più efficace e semplice possibile è stato scelto come font tipografico Georgia. Matthew Carter lo ha disegnato nel 1993 pensando ad una facile leggibilità sul computer, anche con caratteri piccoli.

Non è il primo tentativo di connettere la scrittura di storie con i social media: da storie scritte su twitter a narrazioni per smartphone. Fino all’ambizioso progetto inglese Ambient Literature che ha l’ambizione di testare una nuova forma letteraria con una sua grammatica specifica.

Nel caso dell’Insta Novel della NYPL l’ambizione è, se vogliamo, più modesta. Costruire una sorta di cavallo di Troia per – come dice Richert Schnorr, direttore media digitali della NYPL – “aumentare attraverso i social media l’interesse alla lettura e portare questi nuovi lettori a visitare le biblioteche locali, a scaricare i nostri e-book e a mantenere la voglia di voltare pagine”.

Il fatto che il giorno di lancio di Insta Novels i collegamenti alla sezione Instagram Stories della NYPL siano stati 450.000 con un incremento di 7100 followers non garantisce, ovviamente, il successo del progetto.

Penso, in ogni caso, che si debbano seguire con attenzione tutti quei tentativi di allargare la fruizione culturale che non aspettano che nuovi pubblici si avvicinino spontaneamente alla lettura, ai musei, ai teatri, ma che vanno là dove sono i non pubblici. Come nel caso dei social media e di Insta Novels.